Alpe di Giaveno (TO)


Alpe di Giaveno
Quota: 1830 m circa
Percorso: E sentiero
Val Sangone
Parco Naturale Orsiera Rocciavrè
Periodo: tutto l'anno
Fatto da noi: Giugno
Acqua sia per cani che per umani

Vacche al pascolo

Siamo nel bellissimo Parco dell'Orsiera Rocciavrè, per questa passeggiata noi siamo arrivati barando, col fuoristrada fino alla borgata Palè 1350m, il percorso inizierebbe dalla borgata Tonda, per arrivarci da Coazze seguite per Indiritto, da li i segnali per la borgata, ecco la passeggiata fino al Pian Goraj da consultare per poter poi, se si vuole, arrivare all'Alpe di Giaveno.

Pian Goraj visto dal sentiero.

Partiamo dalla borgata Palè 1350m deduco abitata visto che alcune baite sono tenute molto bene, partiamo per il piccolo sterrato che ci porta sulla destra verso il Pian Goraj, dove in questa giornata incontriamo delle mucche, attraversiamo il fiume che ci costringe a farci togliere le scarpe e attraversare a piedi nudi, una doccia gelata terapeutica per i piedi e la mia caviglia slogata proprio la settimana precedente, che brava che sono eh.

Dea che spera sempre in qualche bestia che passa.

Arrivati al Pian Goraj, evitiamo le mucche che ci seguono molto incuriosite e muggendo intensamente, chissà cosa volevano.
Seguiamo le bandierine rosse e bianche che proprio prima del bosco, si crea un bivio, consiglio di seguire quello nel bosco a destra, quello più in cresta è davvero massacrante!!

Ecco il sentiero nel bosco.

Il sentiero è molto leggero e poco faticoso, prosegue a zig zag fino ad uscire in un ampio alpeggio, dove alla destra si possono vedere i Picchi del Pagliaio, mentre alla nostra sinistra un vallone dove scorre il fiume, peccato che la giornata, che sembrava essere partita con un super sole, le nuvole fanno capolineo proprio sulle vette ancora innevate, quindi, niente foto.

Picchi del Pagliaio


 In questo alpeggio ci sono due percorsi da poter fare, a destra si raggiunge la Cappella dell'Alpe, da li si può proseguire verso il Colle del Vento o scendere all'Alpe di Giaveno, noi abbiamo optato per la cresta più bassa, tanto la nebbia ci ha tolto la visuale, proseguiamo e raggiungiamo l'Alpe di Giaveno Inferiore, separato da un muro di pietra che scende verso il vallone a sinistra, l'alpeggio non è tenuto molto bene, qui Dea si diletta a scovare le Marmotte che fischiano continuamente segnalando un cane con lo zaino, deduco.

In questa passeggiata ci sono solo Dea e Molly, Drak era in Lombardia haha

Camminiamo ancora un pò e arriviamo all'Alpe di Giaveno 1830m qui decidiamo che la nostra tappa è giunta e mangiamo, con un venticello più che freddino, ci mettiamo a sedere in questo piccolo giardinetto dove troviamo anche un tavolo!


Il freddo e la nebbia ci spronano a iniziare a tornare, seguiamo per bene il sentiero fino al primo alpeggio e decidiamo di scendere sulla cresta più bassa , mannaggia a noi, una discesa davvero pesante, a gradoni davvero tosti.


Qua Dea cercava di prendere le mosche, non so quante ne abbia uccise.

Finita la discesa ci ritroviamo di nuovo al Pian Goraj, evitiamo di nuovo le mucche, una delle quali ci segue nuovamente, bha!
Ci aspetta di nuovo il fiume da attraversare, terapeutico e traumatizzante allo stesso tempo, però mai avuto una circolazione simile in vita mia!


Insomma un bellissimo giro, peccato che il tempo non ci abbia aiutato, perchè la vista delle varie vette sarebbe stata sublime, ma insomma andateci!!



Occhio ai bau, siamo nel sottobosco e prima di salire in macchina è sempre meglio fare un controllo zecche.

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