Punta dell'Aquila (TO)



Punta dell'Aquila 
Quota: 2120 m circa
Percorso: E sterrato e sentiero
Val Sangone
Periodo: Ottobre-Febbraio (meglio con nave, monte caldo e asciutto)
Fatto da noi: Marzo 
No acqua ne per cani ne per umani 


Direzione Aquila, proprio sopra Giaveno, da Giaveno andate verso Coazze, poi svoltate a sinistra verso Pontepietra e seguite per l'Aquila, qui la strada si dirama in vari tornanti ma non potete sbagliare, parcheggiate la macchina nel piazzale davanti al ristorante e prendete lo sterrato che vi trovate davanti.
Essendo tutto un ex impianto sciistico la strada è sterrata ma non proprio bellissima, meglio farla d'inverno con le ciaspole (si fa nettamente meno fatica) ma sempre occhio alle valanghe essendoci un punto assai esposto.

Molly in posa già che si riposa poco dopo la partenza

Lo sterrato inizia a salire subito per bene, non vi sono indicazioni, la strada si vede e si capisce, seguite caso mai gli omini di pietra, il primo tratto di salita porta subito ad un alpeggio, una breve sosta e di nuovo a salire come potete vedere dalla foto!!

Salita subito dopo l'alpeggio

La salita procede abbastanza ripida, si può addolcire salendo i vari sentieri sempre sterrati che si trovano sul lato sinistro.

Un'altra piccola sosta al secondo alpeggio.

Superato anche il secondo alpeggio si arriva al vecchio bar della funivia (se non erro), si vede questa struttura ormai abbandonata e privata di ogni tipologia di funzione per l'impianto di  risalita.

Dea che fa capolineo e ci aspetta come sempre.


Il vecchio bar visto dal ritorno.

Da qui la vista inizia già ad essere spettacolare ma la salita è ancora ungo e la vetta lontana, dal piazzale a qua noi ci abbiamo messo 1 ora andando con molta calma.

Ecco la salita.

Da qui si riprende la salita, su tratti di neve a volte ghiacciata a volte farinosa, notiamo varie strutture abbandonate per gli impianti di risalita, ci sono pochi alberi e tanti arbusti e rocce escono dalla neve, mentre altri la neve non la vedono già da un pò.

Ultimo pezzo di salita prima di fare un breve pezzo in piano.
La viste delle due torrette dal bivacco.

La salita è bella tosta e ci mettiamo un'altra oretta per salire con molta calma, qui ci fermiamo al Bivacco Terzo Alpini al Colle dell'Aquila, che si trova esattamente alla nostra sinistra, mentre a destra la punta con la croce.

Al centro della foto la punta dell'Aquila

Qua noi ci siamo fermati a mangiare e riprendere le forze, un gruppo di persone che sono scese dalla punta ci hanno avvisato della forte esposizione, il sentiero non era molto ampio e per Molly, essendo vecchietta potrebbe essere un pericolo, così ci siamo fermato praticamente 100m, nemmeno, sotto la vetta, ma il panorama ha ripagato tutto.

Permettendomi di fare queste tre bellissime foto!





Dea che scorge la Val Chisone

Qui in cima eravamo esattamente tra Val Sangone e Val Chisone, abbiamo incontrato un gruppo di simpatiche persone che venivano su dal sentiero di Pinasca.

Vista spettacolare del Monviso

Il sole va e viene, l'aria inizia a tirare un pò di più così ci incamminiamo verso il ritorno, una discesa davvero impegnativa, con varie soste, e le ginocchia un pò distrutte, le montagne dalla parte della Val Susa sono in ombra, e da qui vediamo svettare il Rocciamelone.

Eccolo il Rocciamelone.

La discesa continua e nel tragitto Dea trova un osso, che non sono riuscita ad identificare di che animale sia, nbel tragitto abbiamo trovato anche una mascella, deduco di camoscio, e tante altre piccole ossa, oltre che cacca di lupo!

Dea col suo amato trofeo.

Itinerario qui su Gulliver


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